Parola di studente: 7 motivi per studiare all’estero
Mettiamo qualcosa in chiaro fin da subito: decidere di studiare all’estero è estremamente emozionante, ma non è per niente facile. Solitamente, le settimane prima della partenza passano in un attimo e, in men che non si dica, ci si ritrova avvinghiati al sedile dell’aereo, scervellandosi sul come darsela a gambe prima del decollo. Fortunatamente, appena ci si è arresi al fatto che non ci siano vie di uscita, la sensazione di panico scompare e viene rimpiazzata da una gran voglia di arrivare. Se non altro per CURIOSITA’!
Ecco i 7 motivi per cui per me (e spero lo saranno anche per voi) studiare all’estero è stata l’avventura più bella di sempre:
1) Avere una seconda casa non e’ poi cosi’ male…
Crescendo non ero una grande fan dell’espressione “una casa lontana da casa”, ero più orientata ad una mentalità di “casa dolce casa”. Non so bene se fosse per il mio orgoglio patriottico o semplicemente perchè adoro la mia città e chi ci abita, ma per anni non riuscivo a immaginare di sentirmi “a casa” in nessun altro Paese.
Beh, che dire? Mi sbagliavo.
Studiare all’estero mi ha insegnato che, appena una persona si sente completamente a suo agio in un luogo, incomincia a considerarlo “casa”. Strano, ma vero!
Diventare “membro onorario” di un’altra nazione non è poi così male! Tramite questa esperienza ho imparato ad apprezzare cose prettamente British che altrimenti non avrei mai conosciuto. Al top della mia lista ci sono la sensazione casalinga di una roast dinner di domenica e anche (cosa incredibile) il non indossare una giacca indipendentemente dalla temperatura esterna!
2) Incontri delle persone incredibili
Questo è un classico. Chiunque potrebbe dirvi che non c’è nulla di meglio che conoscere persone da tutto il mondo ed espandere i propri orizzonti. Anche per me, non posso negarlo, è stata un’esperienza davvero speciale.
Detto ciò, al posto di ripetere ogni sorta di realizzazione spirituale di cui altri hanno parlato in passato, vi darò un esempio concreto di cosa voglia dire fare amicizia all’estero.
Agli inizi della mia avventura in Inghilterra, quando scoprii che io, milanese fino al midollo, avrei dovuto condividere la casa con 7 inglesi, non l’ho presa proprio benissimo. Non che avessi nulla contro gli inglesi, ero semplicemente preoccupata! Ero
CONVINTA che, come unica straniera, sarei stata esclusa. Fortunatamente mi sbagliavo (di nuovo!). Se non altro, infatti, il mio essere straniera mi ha solo aiutata! I miei coinquilini, incuriositi dalle mie origini “esotiche”, erano più che contenti di scoprire una nuova cultura e, in cambio di un piatto di carbonara a settimana, mi hanno “adottata” e mi hanno insegnato tutto quello che c’è da sapere sulla vita inglese. Ora sono esperta di quasi tutto ciò che c’è di british: dal gergo colloquiale al sarcasmo, dal mangiare cibo “interessante” al bere dalle “dirty pints”. Questi 7 inglesini sono diventati la mia famiglia e occuperanno per sempre un posto speciale nel mio cuore.
3) Non vi state trasferendo per sempre!
C’è una cosa che vorrei che tutti gli studenti ricordassero sempre: l’università finisce. Purtroppo, come tutte le cose, anche questa ha una data di scadenza e, non c’è cosa peggiore che rimpiangere questi incredibili anni.
Conosco tanti italiani iscritti a univeristà britanniche che si ritrovano ogni due sabati su un volo Easyjet diretti a casa per il weekend. Per carità, capisco cosa voglia dire sentire la mancanza di casa, ma se non ci si prova neanche a dare una chanche alla nuova città è davvero uno spreco. Per conoscere e apprezzare un nuovo posto ci vuole tempo e, spesso, un po’ di impegno. Tanto, ti piaccia o meno, quel’esperienza prima o poi FINIRA’. Ad un certo punto sarai costretto a tornare a casa e avrai l’opzione di non lasciarla mai più, ma nel momento in cui sei lì, tanto vale viversi l’esperienza al meglio! Invece di tornare in Italia ogni fine settimana, perchè non utilizzare i weekend per approfondire le amicizie o esplorare nuovi posti? Ogni nazione è piena di destinazioni incredibili, sarebbe veramente un peccato perdersi una tale occasione!
4) Si diventa piu’ appetibili ai recruiters
Ormai la nostra generazione di studenti è costretta a presentarsi ai datori di lavoro con un CV e una cover letter pieni di elementi “extra”.
Aver conseguito una laurea ed essere campioni di uno sport non bastano più a far colpo sui potenziali employer: bisogna trovare una nicchia.
Studiare all’estero è sicuramente un ottimo plus da avere sul CV: non solo vi distinguerà dalla massa, ma dimostrerà al recruiter che tipo di persona siete. Buttarsi in un’esperienza del genere è segno di intraprendenza e maturità, un passo che non tutti hanno il coraggio di fare, specialmente quando sono così giovani.
Per di più, viviamo in un momento storico in cui le aziende si espandono sempre più e tantissimi lavori esigono traslochi in altri Paesi. Vi assicuro che un futuro datore di lavoro preferirà senza dubbio un candidato che ha già fatto un’esperienza di vita all’estero in passato, in confronto ad altri.
5) Vi re-innamorerete della vostra città
Ho ripetuto più volte che studiare all’estero è ottimo perchè aiuta a scoprire nuovi posti, ma la verità è che lasciare casa spesso vuol dire finire per re-innamorarsene. Dicono che il momento in cui in una coppia subentra l’ABITUDINE all’amore, è l’inizio della fine di quella relazione.
Secondo me succede qualcosa di molto simile alle nostre relazioni con le nostre città natie. Dopo 18 anni in cui ci vivi, le strade e i palazzi diventano tutti uguali e, inevitabilmente, smetti di notare le caratteristiche e peculiarità che rendono il luogo speciale. Da questo punto di vista studiare all’estero è veramente un ottimo rimedio perchè, già dopo un paio di mesi, cominceranno a mancarvi anche quei dannati buchi nel pavé che prima tanto odiavate.
Personalmente, ho toccato il fondo quando mi sono ritrovata a passare svariate ore sulla modalità “street view” di Google Maps, zoomando sul portone di casa mia.
6) Si imparano nuove lingue in modo veloce e naturale
Seppure questo non abbia fatto parte direttamente della mia esperienza all’estero, credo sia importante da menzionare.
Quando ho lasciato l’Italia ero abbastanza sicura di avere un’adeguata padronanza dell’inglese, ma per molti altri studenti internazionali che ho conosciuto lì non è stato così. Per alcuni di loro, trasferirsi in Inghilterra ha voluto dire imparare una nuova lingua da zero. Non so dirvi come ci siano riusciti, ma dopo soli 3 mesi il loro inglese era diventato talmente buono da risultare irriconoscibile. Non riuscivo a crederci!
7) Si matura
Studiare all’estero è importante perchè ti aiuta a crescere. Detto senza mezzi termini: volenti o nolenti, si è costretti ad imparare ad arrangiarsi da soli. Detto così può sembrare spaventoso, ma non lo è affatto! Anzi, è molto gratificante.
E a tal proposito un ultimo consiglio che voglio darvi e che io considero vitale: partite da soli!
Seppure farsi accompagnare dai propri genitori sia molto rassicurante all’inizio, vederli partire vi farà sentire molto peggio e dovrete ricominciare tutto da capo. Il mio consiglio è invece: Buttatevi! Lasciate i vostri genitori ai controlli dell’aeroporto, fate un bel respiro e da lì lasciatevi tutto alle spalle: che abbia inizio la vostra avventura e la vostra seconda vita!